sabato 5 aprile 2008

Maschere, colore e...

Lo sviluppo creativo dei ragazzi non deve essere soffocato da modelli culturali che esigono un’unica interpretazione della realtà. Per giungere a ciò, si devono considerare i ragazzi come persone con pieni diritti, e quindi una propria modalità di sviluppo, e non come soggetti passivi da addestrare.
Per attuare questa strategia bisogna essere preparati a nuove possibilità di svolta e per questo si necessita di un’educazione mirata a “tirare fuori” dalla singola persona i bisogni espressivi soggiacenti.
Partendo da questi presupposti si possono studiare il viso, le sue simmetrie, la teoria dei colori e nello stesso tempo manipolare la creta e il gesso imparando dai propri errori.

giovedì 3 aprile 2008

Sassi dipinti ad arte

Se i ragazzi possono fare un’esperienza diretta con l’espressione artistica, allora saranno in grado di comprenderla meglio, apprezzarla e valorizzarla; è sperimentando e creando, che si apprendono proprietà e schemi delle “grammatiche artistiche” e quindi anche abilità di “lettura” e comprensione delle stesse.
Mentre creano le loro opere, infatti, conoscono, definiscono delle regole, provano il piacere di decostruirle, e scoprono che le soluzioni non sono mai univoche, né necessariamente giuste o sbagliate.
L’interesse e il piacere della sperimentazione diventano allora molto più importanti del risultato finale: ecco allora che comunissimi sassi diventano vere "opere d'arte".

martedì 1 aprile 2008

Maschere o poesia?

"L’arte è gioco tra il falso e il vero, tra l’illusione e la realtà. È cieca e impara a vedere. Inganna ed insegna a non lasciarsi ingannare. Educa l’occhio e gli offre divertimenti, distrazioni, giochi"

"L’incantesimo dell’arte, proprio come nel gioco, sta nell’illusione, nella metamorfosi che separa dal quotidiano e per questo lo travalica"

Affidare all’arte la comunicazione della propria esperienza e del proprio linguaggio significa mettersi in gioco nella ricerca della propria identità.

Loghi e fantasia

La civiltà contemporanea è considerata “civiltà dell’immagine” in quanto le immagini sono presenze continue che, in forme diverse, accompagnano la nostra vita quotidiana. L’arte è forma di espressione e insieme di comunicazione autentica di ciò che è più umano nell’uomo.

Nella realizzazione di un logo il potere dell’immagine va oltre il linguaggio scritto e parlato, perché supera il vincolo che lega emittente e destinatario alla condivisione di regole sintattiche. L'immagine diventa narrazione e illustra un concetto. La parola non serve.

giovedì 27 marzo 2008

"Teatrini" di cartone

“L’artista contribuisce a una comprensione del mondo... Vede la banalità di moltissime attività, la stupidità di moltissime preoccupazioni... Di fatto credo che il suo maggiore contributo consista nel celebrare la vita”
Tony Cragg 

“Nei miei laboratori propongo soprattutto esercizi che stimolano un’attività elementare, non finalizzata. Come stringersi la mano, spegnere un fiammifero con un soffio, osservare una nuvola. Gli artisti di oggi, i postmoderni, sono convinti che la storia sia finita, che l’arte sia finita, ridotta a clichés che si possono soltanto rimescolare, combinandoli in un modo o nell’altro. Invece la vita è ricchissima, fluida, imprevedibile proprio negli eventi più semplici. Non serve l’arte, basta l’attenzione”
Intervista ad Allan Kaprow, Genova, 1998


Alla scoperta della terza dimensione e delle superfici tattili passando per la conoscenza delle scenografie teatrali, manipolando e ritagliando forme nel cartone. Nasce così una struttura che racconta e si racconta.

Fotografia: espressione di vita

E' ormai evidente che il digitale non rappresenta una minaccia per la natura essenzialmente autonoma dell’arte e, d’altra parte, basterebbe ricordare quanto lo stesso Walter Benjamin scriveva a proposito della fotografia: “La natura che si rivela all’obiettivo dell’apparecchio fotografico è diversa da quella che parla all’occhio”.

Il laboratorio di fotografia realizzato con alcuni alunni di una classe terza, ha permesso di raccontare se stessi e conoscere gli altri attraverso un divenire di intuizioni, curiosità, domande, risposte, scoperte sensibili, esperienze di trionfo o prostrazione, solitudini e comunanze. I ragazzi hanno così potuto constatare che al giorno d'oggi ogni nuovo strumento tecnico di riproduzione viene messo rapidamente a disposizione dell’attività artistica, insieme al pennello ed alla tavolozza dei colori, portandosi dietro nuove capacità espressive e modi di vedere e rappresentare.

mercoledì 26 marzo 2008

Ghirlande di pasta

“L’individuo creativo è in continua evoluzione e le sue possibilità creative nascono dal continuo aggiornamento e dall’allargamento della conoscenza in ogni campo. Una persona priva di creatività è una persona incompleta e ciò gli impedisce di affrontare in modo compiuto i problemi che gli si presentano, egli dovrà sempre farsi aiutare da qualche altra persona dotata di indole creativa. Le tecniche della sperimentazione e della ricerca non finalizzate, aiutano lo sviluppo della creatività”.
Bruno Munari, artista e designer


La rappresentazione della realtà non coincide con quest’ultima, ma è un “oggetto” nuovo che possiede un linguaggio tutto suo. Prendendo spunto dagli artisti moderni si possono creare, utilizzando dei materiali semplici come un cerchio di cartoncino e della pasta, delle meravigliose composizioni colorate.